Quando nel 1940 la Mostra d’Oltremare venne realizzata, si decise di dedicare un’area di circa 10 ettari ad un Parco Faunistico, che raccogliesse le specie animali dell’Impero. Il progetto, curato da Luigi Piccinato, ci ha lasciato padiglioni di assoluto interesse architettonico, come quello dei Pachidermi, il Rettilario e la grande voliera dei Rapaci. Dopo la fine della Guerra, nell’ottobre 1949, il Giardino Zoologico di Napoli fu definitivamente aperto al pubblico, grazie all’impegno dell’allora direttore Franco Cuneo. Sin dai primi anni di attività lo zoo si distinse a livello internazionale per i notevoli successi nell’acclimatazione di specie di Ungulati africani e nella riproduzione di specie rare, come l’Avvoltoio papa, il Rinoceronte nero, il Licaone e diversi Psittaciformi. Insieme a quello di Roma, il Giardino Zoologico di Napoli ha rappresentato a lungo la comunità degli zoo italiani nei contesti internazionali ed è stato fra le istituzioni fondatrici dell’Associazione Europea Zoo ed Acquari, che oggi svolge il ruolo di referente ufficiale del Parlamento Europeo in materia di animali selvatici e di conservazione.Purtroppo, per motivi di diversa natura, a partire dagli anni ’80 lo Zoo non è stato più in grado di mantenersi al passo con i tempi, né è riuscito a realizzare quegli adeguamenti delle strutture, che erano indispensabili per il raggiungimento delle sue moderne finalità. Nel 2004, dopo il fallimento della società che allora lo amministrava, lo Zoo fu preso in gestione dalla Società OSAI srl (successivamente Parks & Leisure srl), proprietaria del contiguo parco divertimenti “Edenlandia”. Con l’aiuto di un team di professionisti di livello internazionale, la OSAI srl predispose un piano di totale rinnovamento dello Zoo, ma, per problemi di carattere burocratico ed economico, non riuscì mai a realizzare il progetto. Il 2 Ottobre 2013 un imprenditore napoletano ha rilevato lo Zoo per recuperare questo importante patrimonio partenopeo e restituirgli il prestigioso ruolo internazionale di cui godeva in passato.
Lo stadio Diego Armando Maradona è un impianto sportivo polivalente italiano di Napoli. Di proprietà comunale, sorge a Fuorigrotta, quartiere della X Municipalità. Dotato di palestre polifunzionali, spazi per le arti marziali e di un campo da pallacanestro, ospita fin dall’inaugurazione gli incontri calcistici interni del Napoli. Denominato in origine stadio del Sole alla sua costruzione nel 1959, fu ribattezzato stadio San Paolo nel 1963; quindi nel 2020 venne intitolato alla memoria dell’ex capitano del Napoli, Diego Armando Maradona. Costruito negli anni cinquanta del XX secolo in stile brutalista, su progetto dell’architetto Carlo Cocchia, all’epoca della realizzazione risultava uno degli stadi più apprezzati del panorama internazionale oltreché il più capiente d’Italia con i suoi 85 012 posti. In seguito alla ristrutturazione per il campionato del mondo 1990 la capienza passò a 72810 posti a sedere. L’inagibilità del terzo anello a partire dalla stagione 2005-06 ha determinato una riduzione a 60240 spettatori. Nel biennio 2018-19, in previsione della XXX Universiade, l’impianto è stato sottoposto a un restyling che ne ha ridotto ulteriormente la capienza, attestandola a 54732 spettatori. Incluso tra le sedi del torneo olimpico di calcio di Roma 1960, di due europei di calcio (Italia 1968 e Italia 1980) e di un mondiale di calcio (Italia 1990), ha ospitato inoltre un’edizione dei Giochi del Mediterraneo (1963) e dei Giochi mondiali universitari (2019).
La conca di Agnano rappresenta il più vasto bacino termale d’Italia. Le sue 75 sorgenti, di varia natura e caratteristiche, ne sono la massima espressione, da millenni. Già nel I sec. a. C., gli ellenici ne capirono l’alto valore curativo, sia fisico che spirituale e, successivamente, nel II sec. d. C., i romani cominciarono a costruire strutture per lo sfruttamento di queste acque portentose. Le piscine termali sono un luogo magico, dove ripercorrere gli antichi rituali di benessere: abluzioni nelle acque calde, massaggi con oli essenziali, riposo in ambienti rilassanti e passeggiate nella natura incontaminata. Una immensa area verde dove passeggiare, o stare in relax. 2 piscine esterne con acqua termale ed idrogetto, temperature dai 35° ai 40°. 4 vasche interne con acqua termale ed idrogetto , temperature dai 35° ai 40°. 1 piscina esterna con acqua naturale a temperatura ambiente. 1 Sauna finlandese. 1 Sauna con aromaterapia. 2 aree relax coperte. Comodi spogliatoi con docce e armadietto chiuso (fino a esaurimento). Lettino e Ombrellone fino ad esaurimento. Utilizzo giornaliero gratuito di kit composto di telo e accappatoio, e tisana. All’interno del centro troverà bar, bistrot, centro estetico e sala massaggi. L’ingresso è garantito solo su prenotazione a tutti i membri aventi 14 anni di età, la Cuffia è obbligatoria e il costo del biglietto è di €35,00
La Mostra D’Oltremare è il più grande parco polifunzionale e fieristico monumentale d’Italia con un prestigioso patrimonio architettonico, ambientale e artistico, distribuito su 62 ettari. Ricca di scenari suggestivi, location differenziate con funzioni d’uso diverse e complementari, Mostra D’Oltremare rappresenta un hub fondamentale per lo sviluppo economico non solo della città di Napoli, della regione Campania ma anche di tutto il Sud Italia con scenari che si aprono all’area mediterranea. Articolata in aree espositive (nove Padiglioni Espositivi per 50.000 mq ), strutture congressuali (sale aule e teatri di diverse dimensioni, fino ad ospitare 4000 congressisti) e luoghi per eventi culturali e tempo libero, Centro Benessere di sport e tempo libero e struttura alberghiera.
Edenlandia, il leggendario parco divertimenti di Napoli, offre un mix perfetto di emozioni con attrazioni per tutte le età. Immerso nel verde, è il luogo ideale per famiglie e amici. Un’oasi di gioia nel cuore napoletano dove creare ricordi felici. Il concetto di Edenlandia prese forma negli anni ’30 come parte di un progetto più ampio del regime fascista, ma la sua realizzazione concreta avvenne solo negli anni ’60. Il 19 giugno 1965, Edenlandia aprì i battenti, diventando il primo parco di divertimento fisso in Europa, un vero pioniere in un’epoca in cui i parchi tematici erano ancora un’idea in evoluzione. Un aspetto distintivo della storia di Edenlandia è la sua connessione con la Disney, evidenziata dalla donazione della giostra “Dumbo”. Questo gesto non solo arricchì l’offerta di intrattenimento del parco ma simboleggiò anche il riconoscimento internazionale di Edenlandia come un importante centro di divertimento e cultura. Una particolarità culinaria che contraddistingue Edenlandia è la “graffa”, una sorta di ciambella dolce, nata proprio all’interno del parco. Questo dolce è diventato un simbolo del parco stesso, rappresentando non solo un piacere gastronomico ma anche un elemento della tradizione culturale di Napoli che Edenlandia ha saputo portare avanti. Nel corso degli anni, Edenlandia ha attraversato diversi periodi di sfida, inclusa una crisi finanziaria all’inizio degli anni 2000 che ha minacciato la sua sopravvivenza. Nonostante le difficoltà, il parco ha continuato a reinventarsi e ad adattarsi ai cambiamenti, mantenendo viva la sua essenza e il suo fascino. Guardando al futuro, il progetto del Cinodromo, previsto per il 2026, segna l’inizio di una nuova era per Edenlandia. Questo sviluppo non solo amplierà l’offerta di intrattenimento ma integrerà anche la storia e la cultura di Napoli, promettendo di aggiungere un nuovo capitolo entusiasmante alla lunga storia di Edenlandia.
2025 Oltremare Studios
Design and Develop by Davide Lucarelli